SITUAZIONE: non fatevi ingannare dai periodi tiepidi, l’inverno arriverà inesorabile; il freddo inizia a farsi sentire e sono già possibili le prime brinate. Le conifere arrestano la loro crescita e le caducifoglie dopo aver assunto le tinte autunnali si spoglieranno completamente. Ora tutte le piante sono pronte per affrontare l’inverno.
ESPOSIZIONE: le piante da esterno devono essere esposte ad almeno 2 o 3 brinate in modo che entrino in stasi vegetativa; è solo alla fine del mese che le piante meno rustiche (ulivi,melograni,zelkove….) e quelle rinvasate da poco vanno riparate dal gelo. E’ indispensabile collocare i bonsai da interno in una zona molto luminosa visto che le ore di luce sono ormai ridotte.
INNAFFIATURA: l’ulteriore abbassamento delle temperature e l’elevata umidità ridurranno le irrigazioni,tenete però sempre presente che anche le piante in dormienza mantengono una lenta attività quindi il terriccio non dovrà mai asciugare completamente. Al contrario, nei periodi di piogge prolungate bisogna fare attenzione al ristagno di acqua nei vasi; per favorire il drenaggio mettete dei cunei sotto il vaso in modo da tenerlo inclinato. In particolare sono le conifere a patire la situazione di ristagno. Per i bonsai da interno vigono gli stessi consigli del mese di Ottobre. |
CONCIMAZIONE E MALATTIE: non c’è nulla da concimare in questo periodo; è consigliato invece un trattamento preventivo con fungicida e olio bianco.
POTATURA E TRAPIANTI: proseguono i trapianti di pini,ginepri e caducifoglie. E’ necessario non allungare molto i tempi dei trapianti e terminare prima dell’arrivo del freddo intenso. E’ il periodo giusto per impostare con il filo tutte le piante prestando particolare attenzione ai rami delle latifoglie ormai rigidi e a rischio di rottura. E’ consigliabile sfoltire frutti e bacche in sovrannumero che vanno ad indebolire eccessivamente la pianta.
CURIOSITA’: i bonsai da interno accumulano inevitabilmente polvere sulla chioma che andrà a ridurre la luce diretta sulla superficie fogliare con una conseguente diminuzione della fotosintesi già ridotta al minimo dalle poche ore di luce e dall’insufficiente luminosità di qualsiasi appartamento; per ovviare a questo inconveniente è utile lavare periodicamente la chioma per asportare il pulviscolo depositato.
SITUAZIONE: Novembre è il mese di transizione tra l’autunno e l’inverno; può essere caratterizzato da un periodo relativamente tiepido oppure apparire come un inverno anticipato con nebbie e gelate.
INTERVENTI:
- è giunto il momento di spegnere la pompa per il ricircolo dell’acqua; la pompa può essere tolta dal laghetto,ripulita e riposta poi in un luogo asciutto per essere nuovamente pronta in primavera o può essere invece collocata sul fondo del laghetto se siamo certi che l’acqua lì non gelerà.
- se non lo avete fatto nei mesi precedenti ricordatevi di tagliare gli iris e le marginali ormai secche; ripulite la superficie dell’acqua dalle ultime foglie che cadono dagli alberi.
- i minilaghetti allestiti in mastelli o in vasi devono essere svuotati per evitare che l’acqua gelando li spacchi. Lasciate sul fondo lo strato di melma che si è formato con le piante più rustiche e coprite poi con uno strato di materiale isolante come paglia o tessuto per agricoltura. Se il vaso è collocato al riparo dalla pioggia o la stagione è particolarmente asciutta sarà bene controllare di tanto in tanto che il fondo non si secchi.
- limitare decisamente la quantità di cibo per i pesci fino a sospenderla con una temperatura dell’acqua intorno ai 5°C. La scomparsa delle ninfee e delle galleggianti toglie utili ripari alla fauna, sarebbe buona norma mettere ad esempio delle tegole rovesciate o un paio di pezzi di tubo così da creare dei nascondigli per i pesci. Rane, rospi e tritoni sverneranno fuori dall’acqua sotto alla vegetazione o sotto a delle pietre.
SITUAZIONE: siamo in pieno autunno e non è raro vedere le prime brinate. Il clima fresco, umido e le giornate sempre più corte non rendono numerosi i lavori nell’orto.
LAVORI: quasi tutte le coltivazioni dell’orto sono giunte al termine della produzione, si ripulisce il terreno dai residui organici e dalle infestanti (anche per limitare lo sviluppo e lo svernamento di parassiti), si vanga e si concima per rigenerare il suolo in vista delle coltivazioni primaverili.
- si può trapiantare l’aglio finchè non gela;
- prosegue l’imbianchimento del porro,del cardo e dell’indivia;
- si piantano alberi da frutto, uva spina,ribes,mora e lampone.
LA LUNA: siamo nella nona lunazione; le colture sono in riposo vegetativo e quindi la luna non influisce più molto; un leggero influsso solo nelle coltivazioni protette.
-luna crescente dal 13 al 10 e dal 28: si semina in coltura protetta la rucola, la valerianella, il radicchio e la lattuga da taglio; si trapianta l’aglio.
-luna calante dall’ 1 al 12 e il 29 e il 30: si semina in coltura protetta il ravanello.
MALATTIE: l’arrivo del freddo ha eliminato tutti gli insetti dannosi alle colture e quindi non è necessario alcun trattamento insetticida. E’ consigliato invece un trattamento fungicida per le piante da frutta così da evitare problemi in primavera. Prestare molta attenzione agli ortaggi coltivati in tunnel o cassoni: l’eccessiva umidità è causa di marcescenze, aprite le protezioni durante il giorno per far circolare l’aria; estirpate eventuali piante malate.